Via libera oggi, 16 marzo, del Consiglio dei Ministri al cosiddetto “Decreto Cura Italia”. Stanziati circa 25 miliardi.
MISURE a sostegno di
Imprese – Autonomi – Professionisti e Famiglie
Congelati Iva, ritenute e contributi per tutti
Sospesi gli adempimenti fiscali e contributivi, in scadenza oggi 16 marzo, per tutti i contribuenti. Adempimenti rinviati al prossimo 20 marzo, ad eccezione delle imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2milioni di ricavi. In questo caso la scadenza per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail, è fissata al 31 maggio: pagamento in unica soluzione o rateizzabile in 5 rate di pari importo. Inoltre rinviati al 30 giugno tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020. È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva. Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.
Congedi genitori al 50% retribuzione
Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi “speciali” saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti. L’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori dipendenti, con figli sotto i 12 anni, potranno richiedere i voucher baby-sitter. Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting è previsto «nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia». Il voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.
Rinvio pagamenti dei contributi Inps per il lavoro domestico
Rinviato il pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico (le collaboratrici familiari, Colf). Il pagamento dei contributi Inps in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio potranno essere pagati dopo il 10 giugno. Il pagamento sarà al netto di sanzioni e interessi.
Stop mutui casa, anche autonomi
Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi. In questo secondo caso, la sospensione è prevista per le partite Iva che, come conseguenza della crisi, autocertifichino di aver perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all’ultimo trimestre 2019. La misura, che sarà in vigore per 9 mesi come estensione di quanto già prevede il Fondo Gasparrini, non prevede obbligo di presentare l’Isee e sarà finanziata con 500milioni.
Nei prossimi due mesi vietato licenziare
Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo oggettivo” (crollo ordini, chiusura di un reparto per casi di contagio eccetera).
Cassa integrazione in deroga per tutti fino a nove settimane
Quasi 5miliardi destinati agli ammortizzatori sociali. Torna la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio assicurerà fino a 9 settimane di integrazione salariale. Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. Un’altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso.
A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede
Premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.
Quasi tre miliardi per le Pmi
Per quanto riguarda le aziende, è previsto l’ampliamento e potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati. In particolare il fondo garanzia Pmi vede ampliare e semplificare il suo raggio d’azione per i prossimi 9 mesi, elevando ad esempio la garanzia massima per singola impresa a 5 milioni di euro. Solo per micro e piccole medie imprese, arriva una clausola per fare salvi i fidi e per sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti fino al 30 settembre 2020. Quanto invece alle imprese più grandi, Cdp (Cassa depositi e prestiti) garantirà, con uno stanziamento pubblico di 500 milioni, finanziamenti per un importo fino a 10 miliardi che le banche potranno rilasciare alle imprese colpite dall’emergenza Coronavirus.
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